Secondo uno studio condotta dai i ricercatori dell’University of California che ha coinvolto oltre 2.000 bambine di 10 anni e seguite fino a 19 anni di età, prendere in giro una bambina definendola ‘cicciona’ o ‘troppo grassa’ comporta il rischio che effettivamente da adulta diventi obesa; nel 60% dei casi se il giudizio è stato espresso da familiari e del 40% se proviene da altri .

I ricercatori hanno precisato che non hanno individuato un rapporto diretto di “causa ed effetto” tra  il sentirsi prese in giro delle bambine e il rischio di diventare obese, ma un incremento della vulnerabilità.

“I disturbi della condotta alimentare hanno un’evidente componente psicologica e, in molti bambini, il giudizio altrui è molto sentito tanto da indurli a variare il proprio comportamento alimentare – sottolinea Andrea Vania, dipartimento di pediatria e neuropsichiatria infantile alla Sapienza università di Roma, esperto di nutrizione della Società italiana di pediatria SIP.  “Per aiutarli è fondamentale evitare di giudicarli. Il giudizio pesa molto sui bambini perché lo interpretano non solo come una mancanza di stima nei loro confronti ma, in particolare se l’offesa parte dai genitori, anche come una mancanza di affetto.

Fonte ANSA – Articolo

Comprensibilmente lo studio non ha trovato un nesso di causa effetto perchè non sono le critiche che direttamente provocano l’obesità ma l’atteggiamento squalificante e giudicante (anche non intenzionale) da parte della famiglia; stile relazionale che può ostacolare lo sviluppo nelle bambine della fiducia in se stesse e dell’autostima.

Di: Letizia Mannino

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