Ancora uno studio che mette l’attenzione sulle condizioni di vita che contribuiscono all’obesità. In questo caso si parla di coppia.  Il quotidiano ‘La Stampa’ con l’articolo ‘Matrimonio infelice, obesità in agguato‘ e l’agenzia AGI – ‘Obesita’: liti di coppia e depressione fanno ingrassare‘ riportano la notizia di uno studio della Ohio State University dal quale emerge che i litigi coniugali e la depressione possono portare ad aumento del peso.

Osservate queste correlazioni si tratta però di vedere qual’è la causa e quale la conseguenza. In effetti  quando si parla di obesità talvolta si può fare confusione tra causa ed effetto. Per esempio, molto spesso l’aumento di peso si associa a bassa autostima, ma è sufficiente dimagrire per recuperare l’autostima? Dipende dai motivi sottostanti. In molte persone è proprio una problematica di autostima e insicurezza che porta ad un alterato rapporto con il cibo e quindi ai cossidetti disturbi alimentari. In questa ipotesi l’attenzione andrebbe posta sulle difficoltà emotive sottostanti.

 Una problematica analoga si può determinare nella coppia. Se la relazione invece di essere fonte di benessere e gratificazione reciproca diventa occasione di scontri e delusioni può portare (come tutte le ‘delusioni’) i partner – in particolare coloro che hanno determinati temi di vita – a mangiare di più (come è noto il cibo può avere una funzione ‘consolatoria’ seppure temporanea) o, come mette in evidenza la ricerca, a consumare meno calorie.

Come giustamente osserva Jan Kiecold-Glaser, autore dello studio “Questi risultati suggeriscono non solo come fattori di stress cronico possono portare all’obesita’, ma anche quanto sia importante il trattamento dei disturbi dell’umore. Interventi mirati alla salute mentale potrebbe quindi avere benefici anche per la salute fisica”.

Di: Letizia Mannino

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