Un’indagine del gruppo di studio Piper (Pain in Pediatric Emergency Room) ritiene che il 37% dei bambini che arrivano in pronto soccorso non riceve un trattamento per ridurre la sofferenza prodotta dal dolore. Secondo l’indagine spesso il dolore dei bimbi, o perché sono troppo piccoli per esprimerlo o perché viene scambiato per un capriccio, finisce per non essere adeguatamente trattato. Il Gruppo Piper in occasione del IV Multidisciplinar Pain Meeting, che si conclude oggi a Minorca, ha presentato le prime raccomandazioni per migliorare la gestione del dolore del bambino al Pronto Soccorso; si tratta di indicazioni di intervento per la fase di triage dove il bambino viene indirizzato alle cure adeguate e volte ad alleviare le procedure che possono provocare dolore.

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Ancora un’indagine che rivela l’importanza per genitori, medici e tutti coloro che si trovano in relazione con bambini di ascoltare e cercare di comprendere i loro bisogni, esigenze e difficoltà senza essere prevenuti. Nell’indagine citata si fa riferimento a come studi scientifici abbiano dimostrato che intervenire sul dolore pediatrico evita, tra le altre cose, che da adulti la soglia del dolore si abbassi.

Va considerato che quando un bambino non si sente compreso dal contesto adulto a lui vicino, come i genitori o familiari, spesso ne consegue un malessero emotivo; e anche questo dolore andrebbe prevenuto perchè può comportare che si abbassi la soglia alla sofferenza emotiva.

Di: Letizia Mannino

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