Per comprendere meglio fenomeni come il cyberbullismo può essere utile conoscere come i giovani usano le tecnologie.

Dalla ‘Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia 2012’  promossa da Eurispes e Telefono Azzurro emerge che i giovani oramai sono immersi nelle tecnologie: computer, internet, cellulari … Infatti,  solo il 5,9% non utilizza il computer mentre il 60,6% lo utilizza da un’ora circa fino a due ore al giorno, il 20% dalle 2 alle 4 ore e il 13% dalle 4 ore in su.

Internet, invece, non è usato soltanto dal 4,3% dei ragazzi, il 23,4% naviga per un’ora al giorno, il 32,2% da una a due ore al giorno, il 22,8% da due a 4 ore e il 16,2% oltre le quattro ore.

Anche la maggioranza dei giovanissimi, fascia di età 7-11 anni, utilizza internet fino a un’ ora al giorno o più.

Il cellulare viene utilizzato dai ragazzi con le seguenti modalità: il 21,9% fino ad un’ora al giorno, il 14,7% da una a due ore al giorno, il 14,5% da due a 4 ore e mai il 7,2.  Fra gli adolescenti invece il 40,5% usa il cellulare oltre le 4 ore al giorno.

Dall’indagine viene messo in evidenza che i ragazzi si imbattono, magari involontariamente, in immagini non idonee e che possono essere fonte di turbamento, come scene di violenza, di nudo, siti che esaltano la magrezza, o  con contenuto razzista.

I giovanissimi intervistati circa le situazioni problematiche dovute all’utilizzo di internet hanno ammesso che amici si sono trovati in pericolo per aver mandato tramite internet password, numeri di telefono, indirizzi o foto personali ecc. Rischi analoghi e in percentuale maggiore vengono riferiti dagli adolescenti.

L’indagine ha indagato anche come i ragazzi valutano le comptenze degli adulti nell’utilizzo di internet e al primo posto si collocano gli amici, al secondo gli insegnati seguiti dai genitori.

Sexting

Purtroppo questo fenomeno è in aumento. I giovani dai 12 ai 18 anni che hanno ricevuto un sms/mms/video di natura sessuale sono passati dal 10,2% al 25,9%. Incremento, presumibilmente, dovuto anche alla diffusione degli smartphone che permettono facilmente di scattare foto o girare video e di inviarli.

Fonte: http://www.azzurro.it/sites/default/files/Materiali/InfoConsigli/Ricerche%20e%20indagini/SintesiIndagineConoscitivaInfanziaAdolescenza2012.pdf

I dati emersi dall’indagine mettono in evidenza l’ampia diffusione fra i giovani di uno strumento  per molti aspetti è utile, ma che comporta anche potenziali rischi di varia natura e gravità. Va inoltre considerato che le nuove tecnologie non sempre sono adeguatamente conosciute dai genitori e questo può rendere  difficile a quest’ultimi affiancare e formare i figli nel loro utilizzo.   Dall’indagine sembra emergere che, in particolare gli adolescenti (età 12-18), sono abbastanza liberi di scegliere cosa vedere quando navigano in rete.

Riguardo la scuola invece, anche laddove questa è adeguatamente attrezzata dal punto di vista tecnologico, sembra scarseggiare la componente formativa.

E’ vero che le nuove generazioni sono nate nell’era di internet e quindi hanno familiarità e dimestichezza con le nuove tecnologie, ma questo non li rende automaticamente competenti sulle implicazioni dello strumento. Una cosa è l’utilizzo, altra la conoscenza delle potenzialità, implicazioni e pericoli.

Di: Letizia Mannino

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