L’Espresso ha pubblicato uno studio condotto da un ricercatore di sociologia dell’Università La Sapienza di Roma, Luca Salmieri, sulle trasformazioni culturali legate al mercato del lavoro.

Salmieri parla di alcuni fenomeni che stanno emergendo, in passato sconosciuti, e alterando la composizione sociale ed economica dell’Italia, rendendo sempre più ampio il numero delle famiglie o delle persone povere o a rischio povertà.

Uno dei fenomeni che si sta diffondendo è la famiglia a doppia precarietà generazionale, cioè le famiglie dove la precarietà tocca l’intero asse generazionale genitori-figli rendendo quindi difficile qualsiasi forma di sostegno economico di una generazione verso l’altra e minando le fondamenta di quello che viene considerato l’ammortizzatore sociale dell’Italia, cioè la famiglia.

Prima dell’insorgere della crisi economica più del 50% degli italiani sotto i 34 anni viveva in famiglia per motivi di ordine culturale ma soprattutto economici; perché non avevano un lavoro o era precaria. Questa situazione di debolezza dei giovani adulti era controbilanciata da una maggiore sicurezza economica dei genitori che ha permesso a questi di aiutare i figli non solo nei consumi abituali ma anche nella realizzazione di obiettivi come l’acquisto della casa, le spese per il matrimonio, per la nascita dei nipoti eccetera.

Il protrarsi della crisi ha fatto si che molti lavori ritenuti sicuri fino a qualche anno fa oramai non lo sono più e questa precarietà sta colpendo soprattutto le fasce di età tra i 45 e i 60 anni.

Quindi continua a salire la disoccupazione giovanile ma contemporaneamente la precarietà investe anche le fasce di età medio e medio-alte. Fasce di età impreparate ad affrontare questi risvolti della crisi: mobilità, cassa integrazione, licenziamenti e riduzione salario, chiusure e fallimenti imprese ecc.

Salmeri evidenzia come alle difficoltà economica possono accompagnarsi situazioni di disagio psichico. A causa della tensione e preoccupazione che ciascuno si trova a vivere possono insorgere conflitti fra genitori e figli.

Fonte:http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/01/22/news/doppia-precarieta-la-crisi-sull-asse-genitori-figli-1.149571

Purtroppo la crisi economica sta creando notevoli disagi a più livelli perché influisce sulle diverse sfere della vita: autonomia, sicurezza, relazioni, progettualità eccetera. Oramai come mettono in evidenza le diverse analisi le difficoltà non riguardano più solo i giovani ma tutte le fasce di età. E anche quando fortunatamente non c’é una reale emergenza economica c’è il rischio che comunque si avverta un senso di insicurezza, precarietà e incertezza sul futuro. Inoltre, come rileva anche lo studio citato, l’incertezza economica può costringere i componenti di una famiglia a una convivenza forzata con evidenti possibili conseguenze sulla serenità personale e del nucleo familiare.  Anche se può apparire problematico è importante trovare il modo di non cadere in un vortice di scoraggiamento e paura che rischierebbe di innescare un circolo vizioso.

Di: Letizia Mannino

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