“Via libera della commissione Giustizia della Camera al disegno di legge per il divorzio breve che andrà in Aula il 26 maggio. Il testo, approvato a larga maggioranza dai componenti della commissione, prevede una riduzione dei tempi a 12 mesi in caso di contenzioso e a 6 mesi per le consensuali”. (Fonte Ansa)

Il tempo di 6 mesi a contrario di quanto previsto nel testo originario decorre non dal deposito degli atti ma dalla notifica. Ai fini della riduzione a 6 mesi nel caso della consensuale sarà ininfluente la presenza dei figli o meno. (Fonte Il Sole 24 ore).

Fuori dal parlamento sono arrivati anche i pareri contrari. Secondo don Paolo gentili direttore dell’Ufficio Cei della Pastorale della Famiglia «anticipare i tempi per disfare una famiglia» porta a «disgregare la stessa società che sulle famiglie si regge», e si augura «un passo indietro, anzi un passo avanti». Non è soddisfatta nemmeno la Lega italiana per il divorzio breve, secondo cui il testo è sì un «buon passo avanti rispetto alla illogica e penalizzante normativa attuale», ma chiamarlo «divorzio breve» significa «ingannare gli italiani» e la richiesta resta quella di riconoscere «il diritto per le coppie di divorziare senza passare attraverso un preventivo periodo di separazione legale». (Fonte ‘La Stampa’)

Di: Letizia Mannino

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