Secondo alcuni studiosi l’adolescenza segna sì un periodo particolarmente difficile e di crisi ma non tanto per i ragazzi, come solitamente si pensa, ma per i genitori.

Parla dell’argomento un articolo pubblicato su ‘Internazionaledal titolo “Il problema degli adolescenti”  (di Jennifer Senior, New York Magazine, Stati Uniti).

Una ricerca condotta da Laurance Steinberg su come i genitori vivono il passaggio alla pubertà dei figli primogeniti ha messo in evidenza come questi si sentissero rifiutati e riconoscessero un calo dell’autostima, un aumento di sintomi fisici, di malessere e tensione.

Sempre Steinberg ha riscontrato che l’adolescenza rappresenta un periodo diffcile in particolare per quei genitori che non hanno interessi esterni in grado di assorbirli. “E’ come se il figlio, lasciando il centro della scena, spostasse l’attenzione sulla vita dei genitori, rivelando così se sono appagati o meno”.

Fonte: Internazionale (18-23 aprile 1014) – Jennifer Senior, Il problema degli adolescenti, New York Magazine, Stati Uniti

L’articolo guarda all’adolescenza con una prospettiva diversa perchè mette l’attenzione su quanto i genitori possono contribuire a far diventare l’adolescenza un periodo complicato. Infatti, in questa fase proprio come conseguenza del modificarsi del coinvolgimento nella vita dei figli anche i genitori sono chiamati a mettere in atto delle trasformazioni non solo nella relazione con questi ma anche a livello personale e nella relazione con il partner. Ogni genitore vivrà quest’esperienza in riferimento al suo modo di essere, alla sua esperienza come figlio. Genitori diversi, quindi, potranno vivere in modo differente la crescente autonomia dei figli: con ansia, con soddisfazione magari mista ad apprensione, con un senso di perdita del ruolo di genitore, solo per fare alcuni esempi.  Porre l’attenzione anche sui vissuti dei genitori può aiutare quest’ultimi ad avere una maggiore chiarezza e a modularsi maggiormente in sintonia con il modificarsi delle esigenze dei figli.

Purtroppo, se non riconosciuti, i vissuti dei genitori possono contribuire a creare circoli viziosi incrementando la conflittualità.  Dai dialoghi genitori-figli riportati nell’articolo emerge che le tensioni, in alcuni casi, possono essere determinate dalla ribellione dei ragazzi a controlli sentiti come ingiustificati.

Di: Letizia Mannino

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