Tutti gli articoli di Letizia Mannino
Genitori a tavola senza distrazioni…
Quando ci si ritrova a tavola con i figli è bene spegnere il cellulare ed evitare ogni tipo di distrazione come televisore, giornali ecc. ; così facendo non solo si mangia con maggiore tranquillità in famiglia ma si prevengono problemi di obesità e insicurezza nei bambini. E’ quanto emerge da uno studio del Cohen Children’s Medical Center di New York e della Boston University, pubblicato su Academic Pediatric, che ha rilevato gli effetti positivi di un atteggiamente di attenzione da parte dei genitori, le mamme in particolare, verso i figli a tavola durante i pasti.
Quanto emerge dalla ricerca mette l’attenzione non solo sul ritrovarsi insieme a tavola ma sulla relazione, sul comportamento più o meno orientato verso i figli in questa situazione. Proprio perché si parla di relazione appare evidente come le comunicazioni, gli scambi, verbali e non, durante i pasti possano influire più in generale sul senso di sicurezza dei bambini e nel modo in cui avvertono il sostegno da parte dei genitori.
Fonte: Corriere della Sera – Se a tavola la mamma non porta il cellulare figli sereni e “in linea”
Scritto da: Letizia ManninoLa percezione del dolore… in coppia
Sull’ANSA la notizia di uno studio condotto dall’University College di Londra, King’s College e l’Università dell’Hertfordshire che indaga la reazione delle donne al dolore, in ambito medico, in relazione alla presenza o meno del partner. L’indagine condotta su un piccolo campione di 39 donne e pubblicata sulla rivista ‘Cognitive and Affective Neuroscience’, avrebbe messo in evidenza come la vicinanza del partner non ha aiutato le donne coinvolte nello studio a sopportare meglio il dolore ma anzi in alcuni casi questo veniva avvertito anche con intensità maggiore; in particolare da quelle donne che nel corso dell’indagine avevano dichiarato di fare più affidamento su se stesse che sul partner. (Fonte ANSA)
Scritto da: Letizia ManninoLa ‘forza’ della coppia
Uno studio condotto dalla University College di Londra ha messo in evidenza che nelle coppie dove entrambi i partner hanno abitudini di vita poco salutari, come fumo, sedentarietà ecc, risulta più facile cambiare stile se lo decidono entrambi i partner piuttosto che uno solo.
L’articolo del ‘Corriere della Sera – Salute’, uno dei quotidiani che riporta la notizia dello studio, mette giustamente in evidenza che i dati emersi non permettono di capire il motivo alla base del fenomeno osservato. Infatti potrebbe trattarsi sia “di una tendenza a specchiarsi nei comportamenti dell’amato e in parte in taluni casi scatta invece una sana competizione quando uno dei due decide di migliorare le proprie abitudini’. (Fonte Corriere della Sera)
Scritto da: Letizia ManninoL’importanza di dormire…
L’Ansa riporta la notizia di una ricerca della Idaho State University da cui emerge che l’abitudine a dormire poco in adolescenza può essere un indicatore per il futuro sviluppo di un consumo eccessivo di alcol, abuso droghe e comportamenti sessuali a rischio.
La ricerca prende in esame alcuni dati di un sondaggio Usa, il National Longitudinal Study of Adolescent Health, relativo alla salute degli adolescenti; 6504 ragazzi sono stati seguiti attraverso tre rilevazioni dei parametri principali dal 1994 al 2002.
I ricercatori mettono in evidenza l’importanza che i genitori spieghino ai figli il ruolo del sonno e che gli aiutino, anche attraverso le abitudini familiari, ad una maggiore regolarità. (Fonte ANSA)
Scritto da: Letizia ManninoStudio sulla gelosia fisica ed emotiva
Diversi quotidiani e Adnkronos Salute hanno riportato la notizia di uno studio della Chapman University (Usa) e pubblicato sulla rivista ‘Archives of Sexual Behavior’ che avrebbe dimostrato le differenze di genere nel modo di reagire al tradimento sessuale o emotivo. Gli uomini eterosessuali verrebbero maggiormente ‘sconvolti’ dall’infedeltà sessuale rispetto alle donnne eterosessuali che invece sarebbero principalmente turbate dall’infedeltà emotiva. Per rilevare il modo di reagire di uomini e donne e stato chiesto loro cosa li avrebbe sconvolti di più in caso di tradimento.
Fonte Adnkronos salute
Scritto da: Letizia ManninoDivorzio, rischio per pressione e depressione
L’Ansa riporta la notizia di uno studio dell’Universita dell’Arizona e pubblicato sulla rivista Health Psychology che mette in evidenza, ancora una volta, come il divorzio possa risultare dannoso per la salute portando a picchi di pressione alta e depressione. Secondo gli studiosi un aspetto critico è costituito dai problemi di sonno conseguenti alla separazione dal coniuge. Mentre la difficoltà a riposare risultarebbe quasi fisiologica nei sei mesi successivi al divorzio e farebbe parte di una sorta ‘di processo di aggiustamento’, se invece prosegue a lungo può risultare dannosa e comportare dei problemi per la salute.
E’ evidente che non tutti i divorzi o separazioni sono uguali e quindi i motivi del prolungarsi di una difficoltà ad adattarsi (i disturbi del sonno sono uno degli ambiti in cui si esprime il disagio) è da ricercarsi nella modalità di ciascun individuo di vivere il divorzio. Quindi il divorzio, la separazione o la fine di un rapporto in genere, andrebbe inteso non tanto come portatore di conseguenze ben definite (che pure ci sono) ma rispetto al significato che assume per ciascun partner e agli effetti emotivi che comporta per questi. Ad esempio, i partner della coppia umoristicamente rappresentati nella vignetta reagiranno in modo diverso alla separazione.
Scritto da: Letizia ManninoApp per incontri e malattie
Sull’Agenzia Agi una notizia che riguarda l’uso di Applicazioni con i cellulari finalizzate a trovare incontri e appuntamenti e la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili. Secondo Peter Greenhouse medico della British Association for Sexual Health and HIV nel Regno Unito il diffondersi di incontri tramite l’uso di queste app ha provocato in Inghilterra l’aumento di malattie sessualmente trasmissibili come la gonorrea che dal 2012 al 2013 è aumentata del 15% e la sifilide per la quale è stato registrato aumento dei casi del 9%. (Fonte AGI)
Il benessere di chi?
Su ‘La 27° ora‘ – Corriere della Sera’ l’articolo ‘Ringiovanite dopo i trattamenti. Peccato che abbiano 7 anni‘, che inizia così “Faith ha 3 anni, porta ancora il pannolino ma fa già la manicure da «Sweet and Sassy», una catena di «spa» per bambine presente in molte città americane, da New York a Dallas”. L’articolo parla proprio di un fenomeno in crescita in America, i centri di bellezza e benessere creati per minorenni e che offrono un listino baby. E ancora si legge:
Molte di queste ditte incassano soprattutto con i compleanni: un pomeriggio in spa (con pizza) sta diventando un’alternativa alla festicciola da McDonald’s o da Chucky Cheese. E spesso sono i papà single alle prese con l’enigma di crescere delle ragazzine a fare queste scelte, dicono al Times le proprietarie di «Seriously Spoiled Salon» a Long Island, dove i prezzi per un party vanno dai 500 ai 3.000 dollari.
Mentre per la presidente dell’Associazione Internazionale delle Spa si tratterebbe di una educazione al benessere e al valore dei trattamenti per ridurre lo stress (l’articolo cita: “È come portarle dal dentista: farlo presto aiuta a instillare le buone abitudini”), c’è chi comprensibilmente rimane perplesso rispetto a queste iniziative. Per la sociologa Christine Carter non è una buona idea e la psicologa infantile Madeline Levine la definisce «la peggiore idea che abbia sentito». Fonte: Corriere della Sera – La 27° ora
Scritto da: Letizia ManninoBuon 2015!
Un abbraccio può difendere dalle malattie
Dalla ricerca un motivo in più per esprimere i propri sentimenti… Quotidiani e Agenzie di stampa hanno riportato la notizia di uno studio condotto dalla Carnegie Mellon University negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista ‘Psychological Science’ che ha dimostrato come anche un solo scambio di affetto come un abbraccio è sufficiente a ridurre i sintomi di una malattia.
Dallo studio che ha coinvolto 400 persone circa è emerso che coloro che si sentivano maggiormente supportate dai familiari e mici avevano meno probabilità di ammalarsi.
Su Agi salute un commento di Sheldon Cohen, che ha coordinato lo studio: “Aumentare la frequenza degli abbracci potrebbe essere un modo efficace per ridurre gli effetti deleteri dello stress”. Fonte: AGI – salute
Scritto da: Letizia Mannino