Il quotidiano ‘La Repubblica’ ha dedicato un articolo al rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo)  intitolato “Maternity and paternity at work: Law and practice across the world; il rapporto evidenzia come la tutela della maternità nel mondo è inadeguata per il 71,6% delle lavoratrici e la maggior parte delle donne che non hanno garanzie, o garanzie inadeguate,  vive in Africa e in Asia.

“ Per quanto riguarda l’Italia, l’Ilo mette in evidenza luci e ombre: il nostro Paese garantisce 154 giorni di congedo (più di Germania, Francia e Spagna), ma è ancora indietro per quanto riguarda i permessi concessi ai padri e soprattutto per le lettere di dimissioni in bianco che vengono fatte firmare alle lavoratrici al momento dell’assunzione in modo che possano essere licenziate senza problemi quando restino incinte. Una prassi di cui in Italia si fa “largo uso”, segnalata anche in Croazia, Grecia e Portogallo”.

Fonte ‘La Repubblica’ – Leggi articolo

Per approfondire:

Organizzazione Internazionale per il lavoro – Ilo

Comunicato stampa  “Progressi sulla protezione della maternità (…)’

Comunicato stampa  ‘In alcuni paesi, la crisi economica porta un sostegno inaspettato alle famiglie’

Fa riflettere la contraddizione che emerge nel nostro paese dove da una parte è presente una buona normativa di tutela delle lavoratrici e dall’altra un uso largamente diffuso della richiesta di firmare una lettera di dimissioni in bianco…. nei fatti la lettera annulla la tutela …

Importante il rapporto dell’Ilo perché se non c’è adeguata tutela per la maternità la scelta di avere un figlio può essere accompagnata da ansia. In particolare in un periodo di crisi economica, con livelli molto alti di disoccupazione, un figlio piuttosto che rappresentare un esperienza positiva può invece spaventare; tanto più coloro che già per loro temi personali sentono il bisogno di avere il “controllo” delle situazioni o sono molto preoccupati delle aspettative sociali verso il ruolo genitoriale.

Di: Letizia Mannino

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