La quantità di tempo passata dai genitori con i propri figli è importante per lo sviluppo? Si, ma in particolare fino ai 3 anni e poi in adolescenza. Mentre per i bambini tra i 3 e gli 11 anni sarebbe più importante la qualità piuttosto che la quantità. E’ quanto emerge da uno studio  longitudinale che sarà pubblicato sulla rivista scientifica ‘Journal of Marriage and Family’.

La notizia dello studio riportata dal quotidiano ‘Corriere della Sera’ quantifica in 6 ore il tempo che andrebbe ‘impegnato’ alla settimana per trascorrerlo con i figli. Con tempo ‘impegnato’ si intende quello in cui c’è interazione diretta tra genitori e figli e il tempo ‘accessibile’ quello in cui un genitore è presente, ma non sta interagendo direttamente con il figlio; come per esempio quando prepara da mangiare mentre il figlio fa i compiti in cucina.

Contrariamente a quanto potrebbe sembrare la ricerca riferisce che i genitori americani passano oggi più tempo con i figli di quanto avvenisse in passato. Facendo una comparazione fra diversi anni è emerso che nel 2010 le madri hanno passato una media di 13.7 ore alla settimana con i figli mentre nel 1975 la media era di 7.3 ore, quindi la metà circa. Il tempo dedicato dai padri durante la settimana,  invece, nel 2010 triplica rispetto al 1975 con rispettivamente 7.3 ore e 2.4.

Fonte Corriere della Sera – ‘Nuovo studio: la qualità del tempo coi figli piccoli conta più della quantità’

Di: Letizia Mannino

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