Dal rapporto dell’Istat 2013 ‘Il matrimonio in Italia’ emerge che si accentua ulteriormente la tendenza alla diminuizione della celebrazione dei matrimoni già in atto dal 2008. Diminuiscono i matrimoni ma aumentano le coppie di fatto che sono raddoppiate dal 2008 e nel 2013 circa un nato su quattro ha genitori non coniugati.

Oltre alla convivenza come scelta alternativa al matrimonio risultano in aumento quelle prematrimoniali. Ma la posticipazione del primo matrimonio sembra da attribuirsi maggiormente alla permanenza sempre più prolungata dei giovani all’interno della famiglia d’origine.

Com’è noto il rinvio dell’uscita dalla famiglia dei giovani dovuto a diversi fattori come, solo per citarne alcuni: l’ampliamento degli studi e della formazione, la difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, la diffusa precarizzazione e alla crisi economica che in misura diversa sta colpendo tutti i Paesi.

Il quotidiano ‘La Repubblica’ riporta alcuni commenti di Mons Paglia, presidente del Pontificio Consiglio sulla famiglia sull’argomento. Per Mons. Paglia crescono le coppie ‘a intermittenza’ in cui magari si sta insieme per un periodo per poi lasciarsi e successivamente decidere se tornare insieme o separarsi per sempre, salvo ulteriori ripensamenti; c’è il rischio che “emerga una sorta di tendenza alla defamiliarizzazione della società, in favore sostanzialmente di una società di singoli anziché di famiglie, dove tutto viene piegato all’individualismo”.

Di: Letizia Mannino

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