Uno studio condotto dai ricercatori della Iowa State University con il Nationale Institute of Education di Singapore, pubblicato su Jama Pediatrics, dimostra che i bambini che giocano con videogames a contenuto violento diventano aggressivi e ostili. Gli effetti di questi giochi si accumulano e persistono nel tempo perchè agiscono sui meccanismi cognitivi. Lo studio ha osservato il comportamento di oltre 3.000 bambini di entrambi i sessi dagli 8 ai 17 anni, controllandoli per 3 anni.
Per Cristiana De Ranieri del servizio di Psicologia Clinica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù le conclusioni dello studio sono condivisibili anche nel nostro Paese e sottolinea: “L’aspetto inquietante è che questo studio dimostra che non è solo il comportamento del momento a risentirne ma la formazione del giudizio che i piccoli si fanno sulla violenza, che diventa perfino divertente ed eccitante, seppure ad alta tensione. Cambia l’idea dell’aggressività, diviene permanente nel tempo e potrebbe restare a fare parte del loro repertorio cognitivo. Questo tipo di giochi sviluppa una attitudine cognitiva verso la violenza e più i bambini sono piccoli e più gli effetti sono dannosi”.
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Di: Letizia Mannino