Sono sempre più dibattuti i potenziali effetti negativi dell’uso intensivo dei social media da parte degli adolescenti, soprattutto quando non è accompagnato da una conoscenza adeguata dei loro meccanismi di funzionamento. Il fatto che, attraverso algoritmi, i social propongano contenuti in linea con gli interessi e le curiosità dei ragazzi può generare l’illusione di sentirsi compresi, inducendoli a prolungarne l’uso, talvolta proprio nei momenti di maggiore vulnerabilità
In Francia cresce la preoccupazione per l’impatto dei social media sulla salute mentale degli adolescenti. Dopo la denuncia di alcune famiglie, un rapporto scientifico presentato all’Assemblée Nationale evidenzia un legame tra TikTok, disturbi alimentari e comportamenti autolesivi.
«Infatti, studi recenti dimostrano che la loro esposizione a contenuti violenti, sessualmente espliciti o umilianti inducono un’ansia crescente, soprattutto quando si accompagnano alla dinamica psicologica di una continua comparazione con gli altri» (fonte Corriere della Sera)
Senza una mediazione educativa, i ragazzi sono esposti a contenuti ansiogeni e confronti nocivi per la salute psicologica. Serve un’attenzione all’educazione digitale: famiglie e scuole devono formare coscienze critiche, prima che siano gli algoritmi a formarle…e in quest’ultimo caso purtroppo, le coscienze non sarebbero critiche…